Il 4 maggio u.s. sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali e la Direttiva UE 2016/680, che regola i trattamenti dei dati nei settori prevenzione, contrasto e repressione dei crimini.
Il Regolamento UE, in vigore dal 24 maggio di quest’anno, sarà definitivamente applicabile dal 25.5.2018. La Direttiva è entrata invece in vigore il 5 maggio u.s., ed entro il 6.5.2018 dovrà essere recepita nel diritto nazionale di ciascuno Stato membro dell’Unione.
Le nuove disposizioni costituiscono un aggiornamento della legislazione europea in materia, che risale ad ormai oltre vent’anni fa (cfr. Direttiva 95/46/CE, che sarà abrogata a decorrere dal 25.5.2018) e che non teneva conto dell’evoluzione tecnologica (si pensi solo ai dispositivi di ultima generazione, come ad es. gli smartphone e i tablet) e della grande mole di dati pubblicata e diffusa su siti internet e social networks, spesso inconsapevolmente dagli utenti.
Ma vi è di più. Come dichiarato dal Garante italiano all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Regolamento privacy “nel momento in cui si fanno sempre più forti le spinte anacronistiche a creare “barriere” alla libera circolazione di beni e persone, il Regolamento raggiunge l’ambizioso obiettivo di assicurare una disciplina uniforme ed armonizzata tra tutti gli Stati membri, eliminando definitivamente le numerose asimmetrie che si erano create nel tempo”.
Per saperne di più, suggeriamo di visionare la pagina informativa pubblicata sul sito web del Garante.
Avv. Santina Parrello
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